Olivia Vighi / XI 2024

 


Olivia Vighi lives and works in Milan. She graduated in Painting from the Accademia di Belle Arti di Brera and has always been active in the artistic and editorial fields.
Among her main group and solo exhibitions are: I re non tocco le porte, Castelponzone, 2024;Trasporto eccezionale, in Sweet Home by Umberto Cavenago, Po riverbank, Suzzara; Camminare l’Orizzonte, Milan, 2021; Il Gioco del Rovescio, LATO, Prato, 2020; All’ombra dell’infinito possibile, MARS, Milan, 2019; Quando inavvertitamente il mio dito, Riss(e), Zentrum, Varese, 2019; Accesso Obliquo, Walkabout #02 – A Place to Be, LATO, Prato, 2019.

The transition from the free drawing of the Italian artist Olivia Vighi, where the lines unfold playfully and fluidly, to a woodcut is a fascinating border-crossing — an invitation to dance into the unknown. It is a journey where the character of the drawing must be preserved without losing the essence of the free, almost feather-light line, while the woodcut confronts all its peculiarities and limitations.
The motif is a free drawing — a space of unconstraint, a play with shapes and spaces, where the movement of the wrist and the rhythm of drawing take the lead. The lines are light, often incomplete, they jump and flow into the distance. There is no resistance — the drawing is the dance in which the artist's hand lives in harmony with the paper. The challenge arises when such lines meet the woodblock and seek to become a print. The resistance of the material and the sensation of the knife shaping the cut are quite different from the flowing pencil on paper. In woodcut, the line must adapt to the material. The pressure of the tool on the wood requires a new way of thinking, where every cut and every curve must be carefully considered to avoid suffocating or “silencing” the line. It is a balancing act between the freedom of the drawing and the structure of the woodcut, between what the material demands and what the line wants to express. Ultimately, it is about respecting the boundaries of the medium, while affirming that the lightness of the line not only remains intact but comes to life in a new, unexplored way — a beautiful dance with the artist Olivia Vighi.





Olivia Vighi vive e lavora a Milano. Diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera ha sempre operato in ambito artistico e editoriale. Fra le principali collettive e personali: I re non tocco le porte, Castelponzone, 2024; Trasporto eccezionale, in Sweet Home di Umberto Cavenago, riva del Po, Suzzara; Camminare l’Orizzonte, Milano, 2021; Il Gioco del Rovescio, LATO, Prato 2020; All’ombra dell’infinito possibile, MARS, Milano, 2019; Quando inavvertitamente il mio dito, Riss(e), Zentrum, Varese, 2019; Accesso Obliquo, Walkabout #02 – A Place to Be, LATO, Prato, 2019.

Il passaggio dal disegno libero dell'artista italiana Olivia Vighi, in cui le linee si sviluppano in modo giocoso e fluido, alla xilografia è un affascinante cammino al confine – una chiamata alla danza nell'ignoto. È un viaggio in cui si cerca di conservare il carattere del disegno senza perdere l'essenza della linea libera, quasi leggera come una piuma, mentre la xilografia si presenta con tutte le sue peculiarità e limiti.
Il motivo è un disegno libero – uno spazio di naturalezza, un gioco di forme e spazi in cui il movimento del polso e il ritmo del disegno prendono il comando. Le linee sono leggere, spesso incomplete, saltano e fluiscono verso l'infinito. Non c'è resistenza: il disegno è la danza in cui la mano dell'artista vive in armonia con la carta. La sfida nasce quando queste linee incontrano la tavola di legno e vogliono diventare una stampa. La resistenza del materiale e la sensazione del coltello che forma il taglio sono molto diverse dalla fluidità della matita sulla carta. Nella xilografia, la linea deve adattarsi al materiale. La pressione dello strumento sul legno richiede una nuova predisposizione mentale, in quanto ogni taglio e curva devono essere pensati con attenzione, per non soffocare o "far tacere" la linea. È un atto di equilibrio tra la libertà del disegno e la struttura della xilografia, tra ciò che il materiale richiede e ciò che la linea vuole esprimere. In ultima analisi, si tratta di rispettare i limiti del mezzo, mentre la leggerezza della linea non solo rimane intatta, ma prende vita in modo nuovo e inesplorato – una meravigliosa danza con l'artista Olivia Vighi.





Olivia Vighi lebt und arbeitet in Mailand. Sie hat ihr Diplom in Malerei an der Accademia di Belle Arti di Brera erworben und war stets im künstlerischen und redaktionellen Bereich tätig.Zu ihren wichtigsten Gruppenausstellungen und Einzelausstellungen zählen:
I re non tocco le porte, Castelponzone, 2024; Trasporto eccezionale, in Sweet Home von Umberto Cavenago, Po-Ufer, Suzzara; Camminare l’Orizzonte, Mailand, 2021; Il Gioco del Rovescio, LATO, Prato, 2020; All’ombra dell’infinito possibile,  MARS, Mailand, 2019;Quando inavvertitamente il mio dito, Riss(e), Zentrum, Varese, 2019; Accesso Obliquo, Walkabout #02 – A Place to Be, LATO, Prato, 2019.

Der Übergang von der freien Zeichnung der italienischen Künstlerin Olivia Vighi, in der sich die Linien spielerisch und fließend entfalten, zu einem Holzschnitt ist ein faszinierender Grenzgang – eine Aufforderung zum Tanz ins Ungewisse. Es ist eine Reise, bei der der Charakter der Zeichnung bewahrt werden soll, ohne die Essenz der freien, fast federleichten Linie zu verlieren, während gleichzeitig der Holzschnitt mit all seinen Eigenheiten und Grenzen entgegentritt.
Das Motiv ist eine freie Zeichnung – ein Raum der Ungezwungenheit, ein Spiel mit Formen und Räumen, bei dem die Bewegung des Handgelenks und der Rhythmus des Zeichnens die Führung übernehmen. Die Linien sind leicht, oft unvollständig, sie springen und fließen in die Weite. Es gibt keinen Widerstand – die Zeichnung ist der Tanz, bei dem die Hand der Künstlerin im Einklang mit dem Papier lebt. Die Herausforderung entsteht, wenn solche Linien auf die Holzplatte treffen und zu einer Druckgrafik werden wollen. Der Widerstand des Materials und das Gefühl des Messers, das den Schnitt formt, sind ganz anders als der fließende Bleistift auf dem Papier. Im Holzschnitt muss sich die Linie dem Material anpassen. Der Druck des Werkzeugs auf das Holz erfordert eine neue Denkweise, bei der jeder Schnitt und jede Kurve bedacht werden muss, um die Linie nicht zu ersticken oder „verstummen“ zu lassen. Es ist ein Balanceakt zwischen der Freiheit der Zeichnung und der Struktur des Holzschnitts, zwischen dem, was das Material verlangt, und dem, was die Linie ausdrücken möchte. Letztlich geht es darum, die Grenzen des Mediums zu respektieren und gleichzeitig zu behaupten, dass die Leichtigkeit der Linie nicht nur erhalten bleibt, sondern auf eine neue, unerforschte Weise zum Leben erwacht – ein wunderschöner Tanz mit der Künstlerin Olivia Vighi.