Maria Rucker was born in 1961 in Munich, Germany. She studied at the Munich Academy of Fine Arts from 1983 to 1989, where she obtained a master's degree in sculpture (1988).
In 1990 she received an Erasmus scholarship to the School of Fine Arts in Athens and in 1991 she graduated in sculpture from the Munich Academy of Fine Arts.
Since 2007 she has collaborated in multidisciplinary and experimental performances with Randolf Pirkmayer.
She lives between Osterzell (Germany) and Ortonovo, Tuscany.
With her creation “Piantidentitá”, consisting of the Italian words “Pianta” (Plant), “Denti” (tooth) and “Identitá” (identity), German artist Maria Rucker combines different levels of meaning. In doing so, she follows the logic of word formation in her mother tongue, German, in which terms are put together as a modular system and become new creations. “Piantidentitá” grows, as it were, from blocks or signs that have become the supporting pillars of her sculpture over the years.
For the woodcut created here, the artist used the same procedure as she uses to start sculpting, i.e. drawing directly on the stone without an elaborate concept or preliminary design and start working immediately. In this way, she allows a concern or a story to emerge in dialogue with the material. In this woodcut, the play of light and shadow, like that of a stone, is transformed into colour and thus becomes a salute to her own artistic identity.Maria Rucker nasce nel 1961 a Monaco, in Germania. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Monaco dal 1983 al 1989, dove ottiene un master in scultura (1988).
Nel 1990 ottiene una borsa di studio Erasmus presso la Scuola di Belle Arti di Atene e nel 1991 si diploma in scultura presso l'Accedemia di Monaco.
Dal 2007 collabora in performance multidisciplinari e sperimentali con Randolf Pirkmayer.
Vive tra Osterzell (Germania) e Ortonovo, Toscana.
La “Piantidentitá” della scultrice Maria Rucker
Con la creazione “Piantidentitá”, composta dalle parole italiane “Pianta”, “Denti” e “Identitá”, l'artista tedesca Maria Rucker combina diversi livelli di significato. Nel farlo, segue la logica della formazione delle parole nella sua lingua madre, il tedesco, in cui i termini sono messi insieme come un sistema modulare e diventano nuove creazioni. La “Piantidentitá” cresce, per così dire, da blocchi o segni che sono diventati nel corso degli anni alcuni dei pilastri portanti della sua scultura.
Per la xilografia qui realizzata, l'artista ha utilizzato lo stesso procedimento con cui inizia a scolpire ovvero disegnando direttamente sulla pietra senza un concetto elaborato o un disegno preliminare e inizia a lavorare immediatamente. In questo modo, lascia che una preoccupazione o una storia emergano in dialogo con il materiale. In questa xilografia, il gioco di luci e ombre, come quello di una pietra, si trasforma in colore e diventano così un saluto alla propria dentità artistica.